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Expo, controlli sui fondi spesi per il Tribunale | L’Anac acquisisce atti e informazioni sugli appalti

Nuove indagini sugli appalti milanesi di Expo. Il Nucleo anticorruzione della Gdf, su delega dell’Autorità nazionale anticorruzione, presieduta da Raffaele Cantone, sta acquisendo atti e informazioni sulle gare d’appalto relative a 16 milioni di euro di fondi Expo stanziati e spesi per servizi telematici e infrastrutture informatiche per il Tribunale di Milano.

Gli accertamenti amministrativi dell’Anac fanno seguito a segnalazioni arrivate dalla Corte d’Appello e dalla Procura generale di Milano. Le acquisizioni sono in corso da ieri al Comune di Milano, stazione appaltante. I lavori erano stati previsti sulla base di un protocollo d’intesa, il ‘Tavolo Giustizia‘ per Milano, firmato nel dicembre del 2009.

I servizi riguardavano, tra l’altro, il processo civile telematico e alcune infrastrutture informatiche. Secondo il Garante della Concorrenza e del Mercato, però, i lavori sono stati assegnati senza gara (con affidamento diretto) ad una società di Bologna, e in parte sono rimasti solo ‘sulla carta’, come i tanti monitor collocati anni fa davanti alle aule del Tribunale non ancora funzionanti.

L’obiettivo dell’Anac ora è quello di ricostruire l’iter degli affidamenti degli appalti e l’impiego dei 16 milioni di fondi. Spetterà alla Gdf, che sta acquisendo gli atti, redigere un’informativa per l’Anac, che poi andrà avanti negli accertamenti amministrativi. Nel caso emergessero profili penali, potrebbe di conseguenza scattare un’inchiesta giudiziaria.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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