Fa discutere l’accordo sulla lotta all’immigrazione clandestina firmato tra il governo di unità nazionale guidato da Fayez al Sarraj e dal premier italiano Paolo Gentiloni.
Oggi, il Parlamento di Tobruk, nell’Est della Libia, lo ha giudicato “nullo e inesistente”.
Il governo di Tripoli e al Sarraj, dicono, “non hanno alcuna giurisdizione nello Stato libico”, di contro il Parlamento di Tobruk, che non riconosce l’autorità di Tripoli, a sua volta non è riconosciuto dalle autorità internazionali.
L’autorità di Sarraj e del suo governo insediato a Tripoli e sostenuto dalla comunità internazionale, in pratica, non è riconosciuta dal Parlamento dell’Est della Libia.
L’Italia – sta scritto in un comunicato del Parlamento di Tobruk – “tenta di sbarazzarsi dei pesi e dei pericolosi problemi provocati dall’immigrazione clandestina a livello della sicurezza, economico e sociale in cambio di un po’ di sostegno materiale che è costretta ad offrire per ridurre il numero dei migranti illegali”.