Il Brasile che da anni nega all’Italia l’estradizione del terrorista Cesare Battisti, condannato all’ergastolo, adesso chiede la consegna di due italiani in virtù di una denuncia.
Il tutto è iniziato, come racconta ‘Il Corriere della Sera’, dopo che una colf brasiliana, licenziata da una coppia di Verona che riteneva la donna non trattasse bene i loro figli, rientrata in patria li ha denunciati per aggressioni fisiche anche a scopo sessuale, minacce e violenza psicologica.
I due non sono stati processati ne condannati. La Cassazione, nonostante il parere contrario del pg, ha già dato il via libera e questo in base al trattato bilaterale del 1989. Il documento prevede che l’autorità giudiziaria italiana verifichi che la richiesta Brasiliana indichi i motivi della richiesta ( ovvero le presunte aggressioni e le minacce) e le fonti di prova (cioè la testimonianza della colf) ma non valuti la richiesta nel merito.
I coniugi veronesi sperano che il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, eserciti il proprio ‘rifiuto facoltativo’ previsto dal trattato, e che neghi quindi l’estradizione, il tutto entro il prossimo 18 febbraio.
Intanto, il pm di Venezia ha aperto un fascicolo nel 2016 inviando al Brasile una rogatoria, alla quale al momento non è stata data risposta.