Nuovo smacco per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump: la Corte d’Appello di Washington ha infatti respinto il ricorso del Dipartimento di Giustizia contro la sentenza del giudice James Robart, che sospendeva l’ordine esecutivo firmato contro l’ingresso di immigrati da 7 paesi musulmani.
A seguito di tale decisione è intervenuta anche la Corte d’Appello federale di San Francisco, che ha chiesto allo Stato di Washington e all’amministrazione Trump di presentare più argomenti entro lunedì pomeriggio, mentre non si escludono azioni legali ulteriori da parte della Casa Bianca e del Dipartimento di Giustizia, mentre in tutto il mondo è corsa contro il tempo per fare ritorno negli Stati Uniti, prima che il bando possa essere eventualmente reintrodotto.
Il divieto, entrato in vigore dopo la firma di Trump il 27 gennaio, vieterebbe l’ingresso a rifugiati e cittadini provenienti da Iran, Siria, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen e Libia, ma è al momento sospeso in virtù della decisione del giudice federale di Seattle (situazione che ha spinto l’Iran a sospendere il proprio contro-procedimento contro i cittadini statunitensi, con particolare riferimento alla squadra di wrestling degli Stati Uniti impegnata nella Freestyle World Cup il 16 e 17 febbraio).
Trump, che ritiene la sospensione dell’ordine esecutivo un rischio per la sicurezza nazionale, si dichiarava fiducioso nell’esito del ricorso: “Vinceremo. Per la sicurezza del nostro Paese, vinceremo”, mentre fanno discutere le dichiarazioni ad effetto su Putin rilasciate a Fox News: “Io rispetto Putin. Rispetto molte persone, ma non vuol dire che andrò per forza d’accordo con lui, si vedrà. Putin assassino? Ci sono un sacco di assassini. Noi abbiamo avuto un sacco di assassini. Credi che il nostro Paese sia così innocente?” ha affermato a Bill O’Reilly.
The judge opens up our country to potential terrorists and others that do not have our best interests at heart. Bad people are very happy!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 5 febbraio 2017