Prevenzione e accesso alle terapie sono due degli strumenti che, secondo l’Organizzazione mondiale per la sanità, farebbero diminuire i numeri delle morti per cancro. Attualmente sono quattordici milioni le nuove diagnosi ogni anno, che, per l’Oms, diventeranno ventuno nel 2030 sotto la spinta della crescita e dell’invecchiamento della popolazione.
I numeri sono stati diffusi oggi in occasione del World Cancer Day, giorno in cui l’Oms ha pubblicato nuove stime e linee guida sui tumori.
“Il World Cancer Day è importante perché le persone non devono avere paura del cancro, è una bestia che si doma”, ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha puntualizzato come “bisogna insistere sulla prevenzione, perché la differenza tra guarire e morire è quella di poter diagnosticare in tempo la malattia”.
Secondo l’Oms, il tumore più diffuso è quello al polmone, con un milione e 700mila morti, un quinto del totale, seguito da quello al seno con quasi 600mila.
Il costo economico mondiale di questa malattia è stato stimato a 1,16 mila miliardi di dollari, ma una diagnosi allo stadio iniziale riduce dalle due alle quattro volte i costi dei trattamenti.
Alla base per prevenire una possibile insorgenza, uno stile di vita corretto, non fumare, una dieta equilibrata e vivere in ambiente sano.