Colpo grosso dei finanzieri del Gruppo Fiumicino Aeroporto che hanno arrestato, in diversi interventi, 12 narcotrafficanti e sequestrato 32 chilogrammi di eroina destinata a rifornire al mercato della Capitale. Nell’ambito dell’operazione “OPIUM”, dopo complesse indagini, sono stati individuati e smascherati pericolose organizzazioni criminali dedite al narcotraffico.
L’elevata purezza dell’ingente quantitativo di stupefacente sequestrato “avrebbe consentito alle organizzazioni criminali di immettere sul mercato oltre mezzo milione di dosi, garantendo ai trafficanti guadagni con cifre da capogiro nell’ordine di oltre 5 milioni di euro“.
Negli ultimi anni, secondo il servizio antidroga della Gdf, come confermato da diversi dati statistici, si è registrato un forte ritorno dell’eroina che, a causa della sovrapproduzione di oppio nei luoghi di origine (Afghanistan, Thailandia e Vietnam), ha subito un crollo dei prezzi delle dosi e, grazie alla “maggiore convenienza”, ha visto aumentare il suo consumo tra gli adolescenti.
Ampio il repertorio degli espedienti adottati per tentare di eludere la fitta “rete” dei controlli: dal classico doppiofondo ricavato nelle pareti del bagaglio all’ interno del quale un corriere pakistano aveva nascosto circa 10 kg di brown sugar, alle confezioni di shampoo e bagno schiuma della parrucchiera ivoriana che aveva messo nel liquido 1 kg di oppiacei.