Un’altra leggenda del calcio europeo ha deciso di ritirasi dal calcio. Dopo Frank Lampard, anche Ronaldinho ha deciso di appendere le scarpette al chiodo e diventare ambasciatore del Barcellona.
Il suo debutto nel calcio professionistico risale al 1998 (appena diciottenne) con la maglia del Gremio, squadra della sua città natale Porto Alegre. Arriva in Europa nel 201, trasferendosi al Paris Saint Germain dove conquista subito tutti risultando il miglior giocatore della rosa dei francesi.
Nel 2003 inizia una lunga storia d’amore con il Barcellona, che riesce a strappare Ronaldinho al Psg per 30 milioni di euro. Alla prima stagione con i blaugrana riesce a vincere il premio Fifa World Player e un anno dopo vince la Liga e il Pallone d’Oro.
Quella del 2005 è la stagione che lo consacra come icona dei tifosi del Barcellona: a novembre, nel derby contro il Real Madrid al Bernabeu realizza una doppietta memorabile “obbligando” gli storici tifosi rivali madrileni ad alzarsi in piedi e applaudirlo. Nel 2006 nella “sua” Parigi vince la prima e unica Champions League della carriera.
Nel 2008 lascia il Barcellona e si trasferisce al Milan: esordio col botto per lui, che segna la rete decisiva nel derby contro l’Inter. La sua avventura a Milano dura due stagioni e mezzo, realizzando 26 reti. Quella in Italia in pratica rappresenta la sua ultima avventura a livello agonistico in Europa.
Ritorna in Brasile, prima al Flamengo e poi all’Atletico Mineiro con il quale nel 2013 riesce a vincere la Coppa Liberatdores, unico trofeo intercontinentale che gli mancava. Un anno gioca per la squadra messicana del Querètaro, un’esperienza non esaltante: 29 presenze e 8 gol. La carriera nel calcio giocato la chiude con la maglia del Fluminense, avventura finita lo scorso settembre.
Ronaldinho è stato un simbolo della Nazionale brasiliana: al suo primo anno con la maglia verdeoro ha vinto il Mondiale di Corea del Sud 2002 e anche una medaglia olimpica (bronzo) ai Giochi di Pechino 2008.
Il Gaucho in campo si è contraddistinto per la semplicità nel giocare la palla, rendendo l’impossibile qualcosa di assolutamente normale. Il Barcellona gli ha voluto rendere omaggio con un video pubblicato sul profilo ufficiale Twitter del club: