Sospiro di sollievo per il pensionato milanese 70enne Roberto Orazio Maria Del Bo, affetto da Epatite C e finito al centro di una delicata controversia giudiziaria. La terapia di dodici settimane in Italia sarebbe costata oltre 74mila euro con un piccolo intervento da parte del Sistema sanitario nazionale. Acquistando però gli stessi farmaci online in India l’esborso fu solo di 2.500 euro, ma il pacco salvavita fu fermato alla dogana dell’aeroporto di Roma Ciampino.
Da quel momento ebbe inizio l’odissea legale di Del Bo che oggi può cantare vittoria. La giustizia ha infatti riconosciuto al malato la facoltà di importare in Italia a un prezzo stracciato l’antivirale, tra l’altro arrivato in tre confezioni per uso esclusivo personale e non per fini commerciali.
Dopo essere dovuto andare a curarsi direttamente in India, spendendo sul posto 800 euro per tutta la terapia farmacologica, il pensionato ha anche citato in giudizio il ministero della Sanità e l’Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco, per aver anteposto interessi economici al diritto costituzionale alla salute Il servizio sanitario nazionale, infatti, fornisce cure gratuite solo ai pazienti con malattia già degenerata in cirrosi o contratta dopo un trapianto di fegato.