Don Andrea Contin, il parrocco di Padova protagonista delle cosiddette “orge in canonica“, si sarebbe rifugiato nel convento di Trento dov’era stato rintracciato sebbene nessuno sia mai riuscito ad avvicinarlo. Intanto emergono nuove voci circa il coinvolgimento di altri preti nella storia.
Quando una signora si è presentata dai carabinieri per denunciare Don Andrea, la donna ha riferito dei dettagli sul loro rapporto precisando di aver subito violenze e di essere stata costretta dal reverendo a prostituirsi con altri preti e con dei ragazzi adescati in parrocchia.
Dal canto suo, il reverendo ha ammesso di aver avuto rapporti con altre quattro donne ma ha negato tutto il resto. Intanto il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, si è detto preoccupato per come tutta la vicenda possa aver offuscato l’immagine della Chiesa. Anche monsignor Francesco Moraglia, patriarca di Venezia, che ha chiesto chiarimenti.