Quante volte mangiando dei prodotti tra frutta e verdura non abbiamo assaporato il gusto autentico. Tante, forse troppe. E allora un gruppo di agronomi e genetisti ha deciso di far ritornare alle origini il gusto del pomodoro. Secondo Harry Klee, agronomo dell’università della Florida, ci vorranno ancora quattro o cinque anni.
La ‘missione’ è portata avanti da scienziati di tre continenti: cinesi, statunitensi, spagnoli e israeliani e si utilizzeranno strumenti per il sequenziamento genetico di 398 varietà di pomodori fra commerciali, tradizionali e selvatici, un terzo dei quali italiani, e 160 assaggiatori che dovranno stabilire quali fossero le caratteristiche dell’ortaggio ottimale.
I frutti, rispetto a 50 anni fa, sono diventati più grandi e sodi per durare di più ma hanno visto ridursi sia il tasso di zuccheri che una serie di molecole chiamate ‘composti aromatici‘ che danno proprio il sapore e l’aroma.
Occorrerebbe reintrodurre questi geni, con tecniche di selezione naturale e senza ricorso a tecniche Ogm, come assicurano i ricercatori, per far tornare i prodotti alle origini, magari senza sacrificare le dimensioni dei prodotti.