Le spese per il funerale di Pateh Sabally, il ragazzo ghanese morto suicida dopo essersi gettato nelle acque del Canal Grande, verranno pagate dal Comune che attingerà al “Fondo di solidarietà“, alimentato dall’intero importo della propria indennità di primo cittadino.
“È un gesto di rispetto di Venezia verso Pateh Sabally e i suoi sogni infranti”, ha dichiarato il sindaco Brugnaro. “La morte di questo giovane ha lasciato in tutti noi un sentimento di tristezza e di umana pietà verso chi, di fronte alle avversità della vita, non trova più la forza di reagire alla disperazione”.
Si è trattato di un gesto di disperazione personale e ancora una volta “è necessario stigmatizzare chi fa polemiche e sciacallaggio sulle tragedie, ma anche testimoniare con forza che la pietà per la persona umana rimane immutata, degna di essere sempre rispettata”.
“Alla politica ‘buonista’ voglio altresì ricordare che non si possono continuare ad alimentare le speranze di mezzo mondo di venire in Italia. Bisogna che tutti si rendano conto dell’impossibilità, per il nostro Paese, di continuare a gestire un tale fenomeno di massa come si è fatto finora. Bisogna capirne le implicazione future, soprattutto le tragedie e le sofferenze che vengono subite da queste persone”.