La D.D.A. di Napoli ha arrestato un gioielliere e titolare del noto marchio di orologi ‘Calabritto 28’, con negozi nella centrale zona Chiaia e Vomero. Si tratta di Luigi Scognamiglio, ritenuto responsabile di favoreggiamento personale con l’aggravante dell’art. 7 L.203/91 .
Avrebbe favorito la latitanza di Antonio Lo Russo, esponente di vertice dell’omonimo clan, fornendo assistenza logistica e materiale.
In particolare l’imprenditore, durante il primo periodo della latitanza di Lo Russo, e fino al suo trasferimento all’estero, ha messo a disposizione di quest’ultimo un’abitazione sita in zona Chiaia, fornendogli vitto, occupandosi di ogni sua esigenza personale tra cui la convocazione e l’accompagnamento di affiliati e della moglie, ed, infine, ospitandolo per un periodo, anche nella sua abitazione.
È stato lo stesso Lo Russo, divenuto poi collaboratore di giustizia a rendere dichiarazioni anche sulle persone che avevano favorito la latitanza, tra i quali, oltre che alcuni suoi uomini fedelissimi già arrestati, c’era proprio Luigi Scognamiglio.
Le dichiarazioni di Lo Russo sono state confermate dalla moglie, Anna Gargano, sottoposta agli arresti domiciliari per il reato di estorsione in relazione alla vicenda della ‘imposizione del pane’.