Appartamenti di lusso affittati a prezzi stracciati a Firenze. Questa è la scoperta fatta dalla Guardia di Finanza in un’operazione denominata “Affittopoli”. La Soprintendenza di Firenze, infatti, avrebbe concesso appartamenti in affitto a propri dipendenti a un prezzo sensibilmente inferiore a quelli di mercato, comportando un danno erariale da 3 milioni di euro.
Secondo il comunicato, i responsabili sarebbero due dipendenti della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato che avrebbero agevolare amici, colleghi o conoscenti. Ad esempio, per un alloggio di poco più di 130 mq, ubicato in Piazza Pitti, veniva corrisposto un canone mensile di appena 335 euro, a fronte di un valore minimo di mercato di 1700 euro mensili.
Le indagini hanno focalizzato l’attenzione su 70 appartamenti, di proprietà dello Stato e in consegna alla Soprintendenza, ubicati in Palazzo Pitti – Giardino di Boboli, nelle Ville Medicee della Petraia e di Poggio a Caiano, in provincia di Prato. Gli immobili sarebbero stati affittati dalla Soprintendenza a propri dipendenti, in servizio o in pensione, e a loro familiari a prezzi di gran lunga inferiori rispetto a quelli di libero mercato.