Continuano senza sosta le ricerche dei dispersi tra neve e macerie nell’Hotel Rigopiano, a Farindola, nel Pescarese. Purtroppo nel pomeriggio i vigili del fuoco hanno individuato il corpo di una vittima: si tratta di un uomo ed è la sesta vittima ufficiale, finora, della slavina che ha investito l’albergo.
“La situazione è complessa per le condizioni meteo – dichiara il maggiore Marco Amoriello dell’esercito -. Come forze armate abbiamo 50 specialisti in loco abituati a lavorare in tali frangenti. Le squadre si alternano senza sosta per cercare”.
Attualmente sono undici i superstiti: due uomini rifugiati in auto, cinque persone recuperate venerdì in giornata e quattro nella notte di venerdì. Le vittime finora accertate invece sono sei Le ultime identificate sono: Nadia Acconciamessa, Sebastiano Di Carlo, madre e padre del piccolo Edoardo, e Barbara Nobilio, 51 anni, che si vanno ad aggiungere ai primi due trovati senza vita, il maitre dell’hotel Alessandro Giancaterino e il cameriere Gabriele D’Angelo.
Attualmente i genitori del piccolo Samuel Di Michelangelo, recuperato all’hotel, sono ancora dispersi.
All’appello, infine, secondo quanto reso noto dalla prefettura di Pescara mancherebbero 23 persone, tutte disperse. Mancherebbe all’appello anche un immigrato senegalese Faye Dame in possesso di un permesso di soggiorno, regolarmente assunto.
“Continuiamo a lavorare con grande determinazione, grande forza, grande professionalità e con ogni mezzo per trovare le persone che sono lì sotto”, ha detto il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico, sottolineando che tutti i soccorritori “continuano a coltivare la speranza, così come abbiamo fatto quando c’era chi pensava che non ci fosse nessuna speranza. La cosa fondamentale è continuare a scavare”.
Ci sono anche 10 migranti africani rifugiati o richiedenti asilo, volontari della Croce Rossa Italiana (Cri), alla base operativa dei soccorsi di Penne, in provincia di Pescara. Almeno due di loro saranno destinati al campo avanzato dei soccorritori dell’hotel Rigopiano, con compiti logistici.
I Carabinieri forestali del servizio Meteomont hanno fatto sapere che la pressione esercitata dal fronte di distacco della slavina che si è abbattuta sull’hotel è pari a “4.000 tir a pieno carico”.