Un’operazione dei carabinieri di Bari ha portato alla confisca di beni per un valore complessivo di 8 milioni di euro nei confronti di Matteo Fornelli, 70enne barese pregiudicato. Applicando la normativa Antimafia, i militari hanno sequestrato una società immobiliare, un’attività che si occupa di ristorazione, una ditta che gestisce servizi di portierato, un fabbricato, dodici automezzi, sei disponibilità finanziarie e due aziende di produzione e commercializzazione di slot machine.
Le indagini dei carabinieri di Bari hanno consentito di dimostrare che “il patrimonio accumulato dall’imprenditore, già sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, è stato realizzato attraverso il reimpiego di proventi derivanti da attività illecite“.
In particolare è stato dimostrato che il Fornelli, “dopo che nel 2003 era stato condannato per associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni, poiché, d’accordo con esponenti criminali di rilievo, con il ricorso al metodo della sopraffazione e della violenza”, aveva imposto a molti commercianti la fornitura degli apparati tecnici da gioco elettronico.
Fornelli era quindi riuscito a riproporsi nel tessuto economico del capoluogo pugliese attraverso la costituzione e la gestione di altre società, tutte intestate formalmente a “teste di legno” e familiari. Si tratta del primo importante risultato dell’anno da parte dei carabinieri di Bari nell’ambito dello strategico fronte delle misure di prevenzione patrimoniali.