Dopo i numerosissimi appelli giunti negli ultimi giorni, Barack Obama ha deciso di commutare la pena all’ex soldato Chelsea Manning, all’anagrafe Bradley, che sarà liberata il 17 maggio. Manning è stata condannata a 35 anni con l’accusa di aver passato documenti a Wikileaks.
La decisione del presidente uscente arriva alla luce dei due tentativi di suicidio da parte di Manning in carcere, dove da transgender si trova in un penitenziario maschile. Nei giorni scorsi Edward Snowden aveva lanciato un appello a Obama per la liberazione di Manning.
Manning è stata condannata a 35 anni di carcere da un tribunale militare per avere fatto filtrare centinaia di migliaia di documenti classificati nel 2010. Era sceso in campo persino Julian Assange che si era detto disposto ad essere estradato negli Stati Uniti se Barack Obama avesse concesso la grazia a Chelsea Manning.
“Sono sempre occupata. Ho molte cose arretrate da fare: legali, amministrative, domande della stampa e scrivere. Molte cose da scrivere. Essere me stessa è un lavoro a tempo pieno”, ha raccontato la Manning nel corso di un’intervista.
Wikileaks esulta su Twitter dopo che Barack “Obama ha commutato la pena a Chelsea Manning da 35 a 7 anni”. Grazie a tutti coloro che hanno fatto campagna per la clemenza a Chelsea Manning. Il vostro coraggio e la vostra determinazione hanno reso possibile l’impossibile”, ha cinguettato Julian Assange, fondatore dell’organizzazione.