Chi si occupa, ma soprattutto, chi segue il gossip, ha capito già da tempo la differenza tra “persona” e “personaggio”. In modo particolare, il pubblico di alcuni programmi televisivi ha sviluppato da tempo una certa sensibilità e sa riconoscere chi merita per davvero il loro affetto.
Uno di questi è senza dubbio Mario Serpa, corteggiatore, ma soprattutto scelta, di Claudio Sona. Milioni di telespettatori hanno seguito il loro percorso all’interno di Uomini e Donne, tra batticuore e lacrime trattenute a stento, e ad oggi ci sono migliaia di fan in giro per l’Italia che seguono la loro storia d’amore (fin sotto casa!).
Mario ha colpito sin dalla prima volta che è entrato in studio, per i suoi occhi espressivi, per la sua dolcezza e per la sua sincerità. Raggiunto telefonicamente, ci ha raccontato questo suo momento molto speciale.
Mario, intanto grazie per il tempo che mi stai dedicando, lo apprezzo molto. Mi unisco alla folta schiera di persone che ti hanno detto quanto il tuo percorso ci abbia fatto emozionare e commuovere. La prima domanda è la più difficile, ovvero: Come stai?
Ciao Azzurra innanzitutto grazie per l’opportunità… mi chiedi come sto? Secondo te? Sto super bene, sto vivendo un momento felice che spero duri il più possibile… l’amore fa questo effetto è un po’ come vivere in un mondo tutto a colori.
Sui social spesso mi capita di vedere dei commenti rivolti a te e a Claudio in cui si legge “Voi siete l’amore”. In molti casi si tratta di ragazze che probabilmente l’amore ancora non l’hanno trovato e lo sognano uguale al vostro: come la vivi questa definizione? Non ti senti addosso troppa responsabilità?
Hai ragione quando usi la parola responsabilità… In questi ultimi mesi sto ricevendo tantissimi messaggi e lettere dove la mia storia con Claudio, per certi versi, agli occhi di chi ci vuole bene, viene un po’ presa come un modello di relazione perfetta.
Come ho già detto in altre occasioni, personalmente non ho mai voluto essere portavoce di nessuna categoria tantomeno essere identificato come esempio di relazione perfetta; le storie d’amore sono così delicate e diverse tra loro, che immedesimarsi in una coppia, potrebbe poi risultare una delusione proprio perché vanno vissute in prima persona.
L’attenzione per i particolari delle tue fan è incredibile: riconoscono le tue felpe e sanno quando le hai indossate, catturano sguardi, sentono parole appena sussurrate, sono maniacali nella ricerca di particolari: ti diverte leggere tutto quello che scrivono sui social o l’ansia ti sale ancora di più?
Sarei bugiardo se non ti dicessi che mi diverte leggere i vari commenti e le parodie che spesso mi dedicano sui social. Da poco ho scoperto il mondo di Twitter e devo dirti che lì davvero mi massacrano di prese in giro però lo sanno fare in modo intelligente – adoro le gif che mi dedicano.
È pur vero, però, che quando hai capito di avere gli occhi addosso, se prima scendevo sotto casa a portare a spasso la mia cagnolina anche in pigiama con un giubbotto addosso, adesso sto più attento, ma non perché sia vanitoso, ma per il semplice fatto che una foto di me in pigiama davvero non si può guardare! Poi, diciamocela tutta, non è che ogni giorno curo i particolari di quello che indosso.
Chi ti segue ti chiede delle “gioie” quotidiane, vorrebbe avere più foto o video da parte tua e ti “rimproverano” di essere meno social rispetto a Claudio. Come mai questa scelta?
Ti ringrazio per questa domanda, così attraverso te ho modo di rispondere alle persone che mi scrivono privatamente del perché pubblico poche foto di coppia o che sono poco “social”. A mie spese in passato ho capito che i social per quanto importanti siano, allo stesso tempo vanno gestiti con cura, perché se grazie ad essi le opportunità sono tante, come darci la possibilità di fare serate, allo stesso tempo con un niente cadi nella fossa dei leoni. Ti dico questo perché ritengo che rendere troppo pubblica la propria vita privata, al di là che caratterialmente non mi appartiene, può causare un giorno troppa accessibilità da parte di tutti.
Sono una persona gelosa del proprio privato e cerco il più possibile di tutelare la mia storia con Claudio, però mi rendo conto che in questo momento è difficile, quindi cerco di trovare un compromesso… e poi a dirla tutta, foto di noi due assieme si trovano ovunque quindi penso non sia necessario caricarne altre specie nei momenti in cui vogliamo stare da soli e tranquilli. I social ti permettono di conoscere in tempo reale quello che altri fanno e questo aspetto un po’ mi mette ansia perché credo ci debba essere un limite per non subire sgradevoli inconvenienti. Poi, se hai avuto modo di seguire la mia esperienza a Uomini e Donne, più volte ho lamentato di voler vivere la realtà e i social network, se usati in modo ossessivo, rischiano di isolarti dalla vita sociale reale.
Abbiamo ampiamente visto – e purtroppo sentito – quanto Claudio ami cantare. Stamattina su Twitter ho letto un commento: “Spero che prima o poi un giornalista chieda a Mario e Claudio qual è la loro canzone”. Eccomi qui allora, avete una vostra canzone?
[Ride, ndr] Adoro quando dici “purtroppo sentito cantare”… pensa a me e alle mie orecchie di quello che subiamo ogni volta! Credimi canta in continuazione, dal mattino presto alla notte fonda e se poi ha qualcosa in mano che si avvicini a un microfono è la fine! Comunque la canzone che ci appartiene di più e sicuramente “Esseri Umani” di Marco Mengoni, ma adoriamo anche Alessandra Amoroso e Tiziano Ferro.
Un’ultima curiosità, durante la scelta, al momento dei petali che abbiamo tanto aspettato, Claudio ti ha chiesto: “Hai cambiato profumo?” (lo sappiamo perché sui social sono nate intere discussioni con tanto di rallenty). Ma che cosa è successo? Avevi davvero cambiato profumo o Sona era troppo emozionato?
Devo dire che chi ci segue potrebbe lavorare alla CIA! È vero Claudio me l’ha chiesto e secondo me era troppo emozionato in quel momento perché posso assicurarti che non ho cambiato il profumo che uso da sempre ed è lo stesso che lui mi ha anche regalato… ti dirò di più, quel giorno ho pensato bene di spruzzarlo dalla testa ai piedi.
Ripensando a te e Claudio, ai vostri piccoli battibecchi e al fatto che entrambi avete detto che l’altro è permaloso, mi è venuto in mente un passaggio di uno dei libri più belli che ho letto negli ultimi anni, “Il corso dell’amore” di Alain De Botton: “È un onore se qualcuno ci tiene il broncio: significa che ci rispetta e ha abbastanza fiducia in noi da pensare che dovremmo capire al volo i motivi inespressi per cui si è offeso. È uno dei doni più strani dell’amore”. Mario, ti auguro che l’amore ti possa donare tutto quello che desideri, anche qualche broncio.
È un bellissimo augurio.. allora d’ora in avanti io e Claudio, dobbiamo sentirci onorati a vicenda.