Non accenna a diminuire l’ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia e in particolar modo le zone del Centro. A lanciare un nuovo appello è Sante Stangoni, sindaco di Acquasanta Terme:”Siamo di nuovo in ginocchio: abbiamo un metro di neve, frazioni isolate, manca la luce e la Salaria è bloccata. Ci serve aiuto”.
In Abruzzo si ricorre persino all’esercito: “Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, mi ha appena comunicato che il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha dato disposizioni per fare avvicinare da Foggia i mezzi e gli uomini occorrenti per le operazioni ritenute necessarie, a seguito di puntuale istruttoria tecnica dei Prefetti competenti”, rende noto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.
“La richiesta di risorse umane dell’Esercito è stata presentata da D’Alfonso al ministro Pinotti per “liberare la viabilità della città di Chieti, la viabilità della città di Atri (Teramo) e la viabilità del Comune di Cellino Attanasio (Teramo). La mancanza di spazi a causa dei cumuli di neve – spiega il governatore in una nota – impedisce la necessaria agibilità per le manovre operative dei normali mezzi di lavoro”.
Molto difficile la situazione anche nell’Ascolano, con frazioni letteralmente ricoperte dalla neve, circa un metro, e disagi alla circolazione sulla Salaria come su tutta la rete stradale per piante cadute e auto intraversate.
Oltre mezzo metro di neve nel Maceratese; è nevicato anche a Fermo per tutta la notte e nei comuni limitrofi. Libera per il momento la costa. Molte le scuole chiuse in tutta la regione.
Il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, intervenendo a ‘Radio anch’io’ su Radio 1, ha dichiarato che il maltempo “durerà ancora un paio di giorni, almeno fino a giovedì sera, venerdì notte e dunque dobbiamo attrezzarci, anche perché la perturbazione interesserà sempre le stesse zone”.
Per quanto riguarda i problemi dovuti all’interruzione dell’energia elettrica, che ha lasciato un quarto degli abruzzesi al buio, Curcio ha detto che si sta lavorando per ripristinare la situazione dopo che le basse temperature hanno provocato problematiche alle cabine dell’alta tensione, ma “ci sono situazioni difficili anche per consentire ai tecnici di intervenire”, a causa della nevicate.