Dopo 16 giorni di caccia all’uomo, è stato arrestato il killer che ha compiuto la strage di Capodanno all’interno del night club Reina a Istanbul. L’uzbeko Abdulkadir Masharipov, catturato durante un blitz delle forze speciali all’interno di una casa dove sarebbe stato nascosto almeno tre giorni, ha confessato.
Lo riportano i media locali, sottolineando che il terrorista è stato arrestato nel quartiere Esenyurt della capitale turca. Con lui c’era anche il figlio di 4 anni. La notte di Capodanno morirono 39 persone e una settantina rimasero ferite, soprattutto stranieri. L’uomo questa mattina è stato interrogato dagli inquirenti e, come riferisce il Governatore, ha confessato la strage.
Abdulkadir Masharipov, di 28 anni, ha fatto resistenza all’arresto ma non è chiaro tuttavia se ci sia stato anche uno scontro a fuoco. La prima immagine del killer diffusa (via twitter) dopo l’arresto lo mostra con diverse ferite ed ecchimosi al volto e macchie di sangue sulla maglietta.
Insieme a Masharipov sono state arrestate dall’antiterrorismo turco altre cinque persone, tra cui tre donne. La casa dove è stato trovato apparterrebbe a un amico del killer originario del Kirghizistan, anch’egli finito in manette.
Secondo la Cnn Turk, gli arrestati sono presunti affiliati all’Isis con passaporti di Kirghizistan, Somalia, Egitto e Senegal. Le forze del’ordine, intanto, stanno cercando altri possibili complici e fiancheggiatori.