Sarebbe di “associazione a delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti” l’accusa con la quale sono stati arrestati il sindaco di Sperlonga, Armando Cusani, oltre a dirigenti, funzionari e consiglieri del Comune laziale in provincia di Latina per un totale di 10 persone (4 persone andranno ai domiciliari).
Come riporta il Messaggero, Cusani è stato rieletto sindaco per la terza volta dopo due mandati da primo cittadino e due da presidente della Provincia. Cusani fu sospeso alle scorse amministrative in osservanza della legge Severino.
Nell’indagine non sono coinvolti soltanto esponenti del comune di Sperlonga, ma anche di altri centri in provincia di Latina, ma anche un architetto di Anzio, Alessandra Bianchi, e un imprenditore di Nettuno, Mauro Ferrazzano, tra le persone arrestate.
L’indagine è partita dagli approfondimenti scattati in seguito all’inchiesta sugli abusi edilizi commessi nell’Hotel Grotte di Tiberio. “Indagando sul mancato intervento da parte del Comune, i carabinieri avevano accertato l’inerzia dei responsabili dell’ufficio tecnico del Comune di Sperlonga nell’avvio della procedura di ripristino dei luoghi – si legge in una nota – nonostante fosse evidente l’esistenza di un abuso edilizio, sancito da una sentenza di condanna emessa dalla Corte di Appello di Roma nel 2014. In tale circostanza era stata anche avanzata l’ipotesi di corruzione in carico ai responsabili dell’ufficio tecnico succedutisi nel tempo”.