Maxi operazione antidroga nella provincia di Frosinone e nei comuni di Napoli, Torino e Conegliano Veneto. I carabinieri di Cassino, con il supporto dei comandi arma territorialmente competenti, di tre unità cinofile e di un elicottero, ha avviato una vasta operazione nei confronti di 19 soggetti destinatari di ordinanza di custodia cautelare.
Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, spaccio in concorso di sostanze stupefacenti, detenzione, vendita e porto illegale di armi comuni da sparo.
L’operazione si chiama “La Storia Infinita”. I carabinieri hanno messo fine ad una vera e propria contesa tra due bande che si contendevano il dominio del traffico di droga. In totale 12 persone sono finite in carcere e 7 ai domiciliari oltre a nove decreti di perquisizione domiciliare.
L’operazione trae origine da una serie di episodi violenti consistenti in agguati, pestaggi e sparatorie verificatisi alla fine del 2014 e agli inizi del 2015 nella centralissima Piazza Labriola a Cassino. Da questi episodi è partita un’intensa attività investigativa che ha portato al blitz odierno.
A capo del gruppo vincitore erano stati individuati due persone, suocero e genero. Il primo, F.G., 42enne di Napoli già appartenente al clan Licciardi di Secondigliano, era deputato all’approvvigionamento di grosse partite di stupefacenti del tipo hashish e marijuana, da riversare poi sulle piazze cassinati.
Il genero invece, autore di un attentato la sera del 5 gennaio, attualmente detenuto, era il referente su Cassino del suocero e posto a capo di una struttura gerarchicamente organizzata, i cui associati avevano ruoli ben definiti: distribuzione degli stupefacenti, riscossione crediti, ritorsioni in caso di defezioni o collaborazione con la giustizia.