Nuova strage nelle carceri brasiliane: stavolta il luogo dell’orrore è il penitenziario di Alcacuz, nello stato settentrionale del Rio Grande, dove nella notte una rivolta e lo scontro fra bande rivali ha portato alla morte di 10 persone, tre delle quali decapitate.
La conferma arriva dal coordinatore del carcere Zemilton Silva, che ha disposto il blocco delle uscite del penitenziario, circondato dalla polizia, che però non è potuta intervenire se non dopo diverse ore: i detenuti, infatti, sono armati e controllerebbero ancora parte della prigione.
Il carcere di Alcacuz è stato già scenario di una rivolta nel novembre 2015: quello di oggi è solo l’ultimo episodio sanguinoso di una lunga serie che negli ultimi mesi ha visto decine di morti nelle carceri del Paese; tra la notte tra l’1 ed il 2 gennaio, nel carcere Anisio Jobim di Manaus, capitale amazzonica, i morti (decapitati o massacrati) sono stati oltre 60.