Il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, torna a parlare di quanto accaduto all’Ospedale di Nola. Secondo Cantone, i medici che hanno messo i pazienti per terra non andrebbero penalizzati bensì premiati. “Quei medici – ha detto intervenendo a un convegno sulla corruzione nella sanità – vanno premiati perché stavano garantendo un servizio, malgrado la carenza oggettiva di risorse”.

“Io sfido i numeri e dico che la corruzione esiste – ha continuato il presidente dell’Anac commentando l’attuale situazione della sanità in Italia – è particolarmente profonda e grave nel settore della sanità. Sulla corruzione non esistono dati numerici e chiunque dice che si può avere un riscontro numerico dice una bugia. Gli unici sono le sentenze penali. Ci sono stati casi di dispositivi medici identici venduti con prezzi differenzi non per esempio tra Piemonte e Sicilia, ma tra Piemonte e Piemonte o Campania e Campania c’è qualcosa che non va”.

Anche De Luca nei giorni scorsi ha commentato la vicenda di Nola, esprimendo solidarietà nei confronti dei medici: “A Nola si è verificato un episodio grave – ha scritto il presidente della regione Campania su Facebook – ma bisogna fare chiarezza. Innanzitutto esprimo la mia totale solidarietà e il mio apprezzamento per il lavoro eccezionale che fanno i medici e gli infermieri nelle nostre strutture. Nessuno alzi bandiere che non gli appartengono, e si risparmino le attestazioni di solidarietà penosa: i medici non ne hanno bisogno, perché sanno di avere tutto il rispetto e la gratitudine delle persone perbene”.