Mafia, droga ed estorsioni: 31 arresti a Catania FT| Colpiti i vertici del clan Cappello-Bonaccorsi VD

di Emanuele Termini

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Mafia, droga ed estorsioni: 31 arresti a Catania FT| Colpiti i vertici del clan Cappello-Bonaccorsi VD

| venerdì 13 Gennaio 2017 - 07:55

Colpo mortale ai vertici del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi di Catania. La polizia etnea, su delega della Procura Distrettuale Antimafia, ha eseguito 31 misure cautelari nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso.

Contestata inoltre l’aggravante di associazione armata, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio delle medesime, estorsione, esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone e intestazione fittizia di beni (aggravati dall’art.7 L.203/91).

<<< I NOMI DEGLI ARRESTATI >>>

Tra le attività illecite perseguite dal clan Cappello – Bonaccorsi vi è il traffico di stupefacenti “con il controllo di numerose ‘piazze di spaccio’ ricadenti nei rioni cittadini  di San Cristoforo e Librino ed in diversi comuni della provincia di Catania”. Messi a segno anche diversi sequestri in provincia di Catania ed altre città della Sicilia, nonché in Calabria e Campania, di numerose società nel settore della raccolta rifiuti, imprese per la gestione di bar, ristoranti e pizzerie e nel settore dell’abbigliamento per svariati milioni di euro.

L’organizzazione mafiosa Cappello – Bonaccorsi che risulta strutturata su più livelli, ovvero su un gruppo di comando – composto da Santo Strano, Giovanni Catanzaro, Giuseppe Salvatore Lombardo, Salvatore Massimiliano Salvo e Calogero Giuseppe  Balsamo – e da diverse squadre organizzate, dirette sul territorio dal Salvo – “responsabile per la città”, “con riguardo alle attività criminali condotte nella città di Catania e dal Balsamo – “responsabile per i paesi” – in relazione alle attività criminali condotte nel territorio extraurbano, specie nella zona della c.d. “piana di Catania”.

Sono emersi alcuni episodi di c.d. “recupero crediti” caratterizzati dall’utilizzo del metodo mafioso, sulla scorta del quale il privato creditore può farsi forte dell’appoggio di terze persone di rinomata caratura criminale al fine di recuperare i propri crediti, con modalità pertanto alternative agli ordinari rimedi di tipo giudiziale.

 

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