Un incendio si è sviluppato questa notte all’interno di un capannone in disuso a Sesto Fiorentino (Firenze). Da due anni la struttura, un ex mobilificio, era utilizzata come ricovero da circa un centinaio di extracomunitari, per lo più somali. Il bilancio è di un morto e tre feriti.
La vittima è un africano 35enne, trovato dai vigili del fuoco all’interno del fabbricato e rianimato a lungo prima del decesso.
Decine di persone sarebbero riuscite a uscire da sole dall’ex mobilificio senza alcun danno fisico. La protezione civile ha distribuito coperte ed è stata installata anche una cucina da campo per dare bevande calde a quanti sono rimasti nelle vicinanze del capannone. È stato deciso anche di montare due grandi tende nella vicina piazza Marconi per ospitare le persone rimaste senza un alloggio, circa un’ ottantina di extracomunitari, per lo più somali. Il sindaco di Sesto, arrivato anche lui in via Avogadro, ha contattato i comuni limitrofi e il prefetto per trovare una soluzione per l’accoglienza.
Un gruppo di una cinquantina di stranieri, che occupavano il capannone, ha protestato questa mattina davanti alla sede della prefettura a Firenze insieme ad alcuni esponenti del Movimento di lotta per la casa. I manifestanti hanno gridato ‘vergogna, vergogna’ e hanno esposto alcuni striscioni, tra cui quello con scritto ‘Ali morto per colpa dello Stato’. Alcuni si sono quindi distesi a terra per bloccare il traffico. Ci sono stati anche momenti di tensione quando gli stranieri hanno cercato di spingere il portone d’ingresso del palazzo che ospita la prefettura.