“Dalla Consulta sentenza politica, gradita ai poteri forti e al governo come quando bocciò il referendum sulla legge Fornero”. Lo ha dichiarato il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, subito dopo la decisione da parte della Consulta sul Jobs Act. “Temendo una simile scelta anche sulla legge elettorale il prossimo 24 gennaio, preannunciamo un presidio a oltranza per il voto e la democrazia sotto la sede della Consulta a partire da domenica 22 gennaio”, ha concluso.
E sulla decisione della Corte Costituzionale è intervenuto anche il deputato del M5s, Luigi Di Maio. “Questa primavera saremo chiamati a votare per il referendum che elimina la schiavitù dei voucher. Sarà la spallata definitiva al Pd, a quel partito che ha massacrato i lavoratori più di qualunque altro e mentre lo faceva osava anche definirsi di sinistra”, ha dichiarato. “Potrebbe essere che provino ad indire elezioni politiche per bloccare il voto referendario. Vorrà dire che ci penserà il governo del Movimento ad eliminare questa indecenza. In ogni caso, le loro folli scelte sulle politiche del lavoro sono spacciate”, ha concluso Di Maio.