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Addio dentista, adesso i denti si “riparano” da soli

Le cellule staminali non solo consentono di fabbricare denti in provetta ma possono anche consentire loro di auto-ripararsi. Le cellule staminali che formano il tessuto compreso tra lo smalto e la polpa, ossia la dentina, possono essere infatti stimolate a crescere con un farmaco usato contro l’Alzheimer. Lo dimostra sulla rivista Scientific Reports l’esperimento condotto sui topi sotto la guida di Paul Sharpe, del King’s College di Londra, uno dei pionieri delle ricerche per ottenere denti in laboratorio.

Questo metodo consentirebbe di eliminare anche le otturazioni in seguito a un’infezione come la carie. I denti, infatti, per proteggere la polpa producono un sottile strato di dentina. Tuttavia questo è insufficiente per riparare grandi cavità lasciate dalla carie e i dentisti usano otturazioni artificiali, come cementi a base di calcio o di silicio.

A volte può succedere che si deve sostituire l’otturazione se il dente si riammala oppure se l’otturazione si deteriora e cade. Il nuovo approccio evita questi problemi e si basa su una molecola chiamata GSK-3 (glicogeno sintasi chinasi), che è usata per curare alcune malattie neurologiche, incluso l’Alzheimer, e che ha dimostrato di riuscire anche a stimolare le cellule staminali che formano la dentina.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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