Panico al terminal 2 dell’aeroporto di Fort Lauderdale in Florida, dove un uomo ha perso il fuoco, iniziando una sparatoria: nello scontro a fuoco sono morte almeno 5 persone e altre 8 sono rimaste ferite (ora ricoverate in ospedale). Lo sceriffo locale ha poi smentito l’esistenza di un secondo uomo armato e di una seconda sparatoria a circa un’ora di distanza, senza confermare o smentire l’ipotesi terrorismo.
L’aggressore è un militare di origine ispanica: come confermato dallo sceriffo locale in un punto stampa, l’aggressore è vivo e in stato di arresto, essendosi consegnato di sua spontanea volontà dopo il folle gesto, del quale non ha fornito ancora alcuna spiegazione durante l’interrogatorio, mentre l’aeroporto (al momento chiuso) ha dichiarato che la situazione è stata “risolta” e che tutti gli altri passeggeri sono ora al sicuro. L’aggressore però sarebbe riuscito ad imbarcare una pistola nella valigia in stiva.
La zona coinvolta dalla sparatoria sarebbe quella del ritiro bagagli, affollata al punto da costringere la polizia e le autorità dell’aeroporto a evacuare il terminal riversando centinaia di persone sulla pista dello scalo, poi scortate nuovamente dentro il terminale dopo circa 30 minuti attraverso le scale di servizio.
Tra le testimonianze dirette vi è anche quella di Ari Fliescher, ex membro dello staff della Casa Bianca e portavoce del presidente Goerge W. Bush, mentre il presidente eletto Trump invita la popolazione a stare al sicuro:
Monitoring the terrible situation in Florida. Just spoke to Governor Scott. Thoughts and prayers for all. Stay safe!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 6 gennaio 2017
I’m at the Ft. Lauderdale Airport. Shots have been fired. Everyone is running. — Ari Fleischer (@AriFleischer) 6 gennaio 2017
There is an ongoing incident in Terminal 2, Baggage Claim. Media availability is at the staging area. — Ft. Laude-Hlwd Int’l (@FLLFlyer) 6 gennaio 2017
Fort Lauderdale airport shooting: – 9 Shot – 5 Reportedly Deadpic.twitter.com/4sjEiVQ5Ja @SkyNewsBreak — Sir Arnold Robinson (@uk_expat) 6 gennaio 2017