Continua ad arricchirsi di particolari la riapertura delle indagini sul delitto di Garlasco, ora di competenza delle procure di Brescia e Pavia per un eventuale riapertura del caso. Potrebbe essersi aggravata infatti la posizione di Andrea Sempio, recentemente iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio di Chiara Poggi e che viene citato dal fratello di lei, Marco, negli interrogatori.
Il fratello di Chiara Poggi affermava: “Tra la primavera e l’estate del 2007 io e Sempio (allora diciottenne, ndr.) rimanevamo nella saletta della tv al piano terra o salivamo al primo piano all’interno della camera da letto di Chiara per utilizzare il suo computer”. La Famiglia Poggi aveva sempre negato che Andrea Sempio fosse mai entrato in casa e Sempio di aver mai frequentato Chiara Poggi.
Alle anomalie si aggiungono possibili congruenze in tanti dettagli del delitto: Andrea Sempio sembra fosse solito recarsi a casa Poggi in bicicletta; Sempio indosserebbe un numero di scarpe tra il 42 e il 42.5 (la cui importa è stata rinvenuta sul luogo del delitto; inoltre torna alla mente lo scontrino di un parcheggio presentato dallo stesso Sempio come alibi un anno e due mesi dopo la morte di Chiara e gran parte del Dna presente sulle unghie di Chiara Poggi sarebbe compatibile con il profilo genetico (secondo il biologo forense della difesa).
Il commento di Rita Poggi, madre di Chiara: “Per noi non c’è pace e io sono molto dispiaciuta. Per noi vale solo la sentenza della Corte di Cassazione (che condanna Alberto Stasi come responsabile dell’omicidio, ndr.)”. La madre di Alberto Stasi chiede invece accertamenti celeri: “Fate gli accertamenti dovuti il più in fretta possibile, perché mio figlio rimane in prigione da innocente”.