Amnesty International denuncia che le forze paramilitari filogovernative Shia in Iraq, accusate di crimini di guerra, usano armi prodotte in 16 Stati, tra cui Usa e Iran, e diversi Paesi Ue, tra cui l’Italia, la Germania e la Gran Bretagna.
La maggior parte delle milizie sono state create nel 2014 per sostenere il governo iracheno nella sua lotta contro l’Isis. Sono accusate di esecuzioni extragiudiziali, torture e rapimenti.