Continua la caccia ai complici di Anis Amri, il killer dei mercatini di Berlino ucciso da un’operazione di polizia a Sesto San Giovanni, nel Milanese.
La polizia tedesca ha fatto irruzione in un alloggio di un centro profughi e in un appartamento a Berlino. Lo ha reso noto la procura generale.
L’alloggio è di “un tunisino di 26 anni” che “conoscerebbe l’attentatore Anis Amri dal 2015” e “sarebbe stato in contatto con lui fino a prima dell’attacco”. Nell’appartamento, invece, “avrebbe soggiornato un ex coinquilino” di Amri. Il tunisino di 26 anni avrebbe ha cenato con Anis Amri, la sera prima dell’attentato, in un ristorante del quartiere Mitte e adesso è stato fermato per ‘frode sociale’, un reato che contempla frode sui sussidi di assistenza. Lo riferisce la Bild online. L’uomo è detenuto nella capitale.
Intanto, a distanza di quasi due settimane dalla morte di Anis Amri, nessuno ha finora reclamato la sua salma. Il corpo è quindi ancora a disposizione delle autorità giudiziarie italiane che aspettano gli esami tossicologici per chiarire se il terrorista abbia fatto uso di droghe. “L’ho rinnegato e così tutta la famiglia”, aveva detto la madre di Amri, intervistata all’indomani della sua uccisione.