A conclusione di indagini della squadra mobile su truffe a compagnie assicurative con falsi incidenti stradali, la Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio di 77 persone, imputate, a vario titolo, di associazione per delinquere, frodi assicurative, falsa testimonianza, accesso abusivo a sistema informatico e falso. Tra loro anche un medico ortopedico, un medico legale, due infermieri professionali, un assistente socio-sanitario, un fisioterapista, un consulente assicurativo e due avvocati.
L’inchiesta nasce nell’ambito dell’operazione “Nuovo Corso” del 2012 contro il clan dei Cursoti di cui faceva parte Antonino Arena, 46 anni, al quale il 15 aprile 2013 sono state sequestrati beni mobili e immobili, e oggi è accusato di essere a capo del gruppo che organizzava le truffe.
Il gruppo si avvaleva di informazioni al pronto soccorso e manomettendo il sistema informatico rilasciava certificati medici falsificati per traumi inesistenti. Secondo quanto hanno ricostrutito gli agenti, lo “schema” di un falso sinistro, ricostruito dalla polizia di Stato, prevedeva il coinvolgimento di un danneggiato fisico – che poteva o meno coincidere con il proprietario del mezzo danneggiato – un responsabile dell’incidente (assicurato) e un testimone.
La squadra mobile, durante le indagini, ha accertato che alcune “vittime” di incidenti stradali che avrebbero dovuto avere la gamba ingessata per una frattura riportata nello scontro circolavano tranquillamente per le strade del centro a bordo di motociclo senza alcun presidio ortopedico.
Le indagini della squadra mobile, coordinate dalla Procura di Catania, si sono avvalse della collaborazione delle compagnie assicurative che hanno presentato querele per truffa.