Una donna è stata massacrata con pugni e bottigliate alla stazione centrale di Pisa. L’aggressore è il compagno, un marocchino di 40 anni, fermato e poi arrestato nell’atrio biglietteria dello scalo ferroviario. Le accuse nei suoi confronti sono di lesioni gravi e resistenza a pubblica ufficiale.
Una volta entrata nel corridoio che dal primo binario porta all’atrio biglietteria, la donna ha incontrato il suo fidanzato marocchino, che le ha sferrato un pugno al volto e poi ha continuato a colpirla con in varie parti del corpo. L’aggressore ha quindi colpito la malcapitata con una bottiglia di vetro al volto, alla testa ed alle mani.
La bottiglia si è rotta e l’uomo ha così inferto numerosi tagli e ferite. Dopo l’aggressione, L. A. ha lasciato la vittima a terra sanguinante e si è allontanato. Nel frattempo un passante che ha assistito alla violenza ha avvisato la pattuglia della Polfer in servizio di vigilanza.
Alcuni poliziotti hanno dato subito la caccia all’aggressore fuggito mentre altri due agenti hanno prestato soccorso alla donna che aveva la testa ed il volto completamente coperti di sangue. La ricerca del marocchino è durata pochi minuti: lui stesso è entrato all’interno dell’ambulanza cercando nuovamente la lite. In quel momento è stato bloccato dagli agenti.