Meningite, conferme sul ragazzo morto a Napoli | Il giovane era positivo alla “neisseria meningitidis”

di Redazione

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Meningite, conferme sul ragazzo morto a Napoli | Il giovane era positivo alla “neisseria meningitidis”

| giovedì 29 Dicembre 2016 - 10:13

Il 18enne di Agerola (Napoli), morto dopo essere giunto ieri sera in gravi condizioni all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia (Napoli), è stato stroncato dalla meningite. La diagnosi è stata confermata dagli esami effettuati dal nosocomio stabiese in collaborazione con l’ospedale Cotugno di Napoli che hanno accertato la positività per ‘neisseria meningitidis‘.

A comunicarlo e’ l’Asl Napoli 3 Sud alla quale fa capo l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. In una nota l’Asl Napoli 3 Sud, alla quale fa capo il nosocomio stabiese, precisa che è stato ”immediato il sospetto da parte dei sanitari di uno stato di grave sepsi per cui è stato predisposto il trasferimento presso l’ospedale regionale campano di riferimento per le malattie infettive “Cotugno”.

“Prima del trasferimento le condizioni cliniche si sono rapidamente aggravate, richiedendo l’assistenza rianimatoria. Purtroppo, nonostante tutti i tentativi effettuati, il paziente e’ deceduto. Durante il ricovero, in pronto soccorso sono stati svolti accertamenti per la conferma del sospetto clinico di sepsi infettiva ed eventuale meningite”. Il comunicato dell’Asl aggiunge che ”gli esami diagnostici effettuati in collaborazione con l’ospedale Cotugno di Napoli, pervenuti alle ore 16,45 di oggi 29 dicembre 2016, confermano la positività per neisseria meningitidis”.

Nella nota si ribadisce “che il pronto soccorso e tutti i reparti dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia sono sempre stati e sono tutt’ora pienamente funzionanti in completa sicurezza – spiega la nota dell’azienda sanitaria responsabile per il territorio -. Il dipartimento di prevenzione Asl Napoli 3 Sud si è subito attivato per effettuare l’indagine epidemiologica e, tramite il servizio di epidemiologia e prevenzione, ha immediatamente contattato e predisposto la profilassi e le misure di sorveglianza previste e riservate a tutti coloro che avevano avuto contatto stretto con il paziente, adoperandosi anche per l’individuazione di eventuali contatti ad alto rischio”.

COSA È LA MENINGITE

Proprio per il sospetto che potesse trattarsi di un caso di meningite, l’obitorio era stato chiuso.

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