Il Consiglio dei Ministri ha approvato il consueto decreto Milleproroghe. “In #milleproroghe 2017 proroga per cococo, tempi determinati #PA e tutte le graduatorie dei concorsi”, ha scritto via Twitter la ministra della P.A, Marianna Madia, dopo il via libera al provvedimento.
I contratti di collaborazione ‘salvati’ sono circa 40 mila, stando a stime sindacali. L’intervento nel Milleproroghe fa così venire meno la scadenza del primo gennaio 2017, come limite massimo, inserito nel Jobs act. Ci sono poi circa 2 mila contratti a tempo determinato che vengono allungati a tutto il prossimo anno.
Anche la validità delle graduatorie dei concorsi pubblici (4.471 vincitori e 151.378 idonei) è stata estesa di un anno. Il pacchetto P.A. contenuto nel Milleproroghe risponde all’esigenza, più volte manifestata da Madia, di chiudere con “il cattivo reclutamento”.
Si vuole contestualmente avviare, tramite il Testo Unico del lavoro pubblico (in arrivo entro febbraio), una nuova stagione che abbia come pilastri il passaggio dalle piante organiche ai fabbisogni, concorsi a cadenza prestabilita e paletti al precariato. Un primo intervento in questo senso è arrivato con la stabilizzazione delle maestre precarie.
Uno sblocco delle assunzioni è anche previsto dalla legge di Bilancio, in particolare nei settori della sanità e delle forze dell’ordine. Intanto sono state scongiurate sanzioni da 500 a 2.500 euro per ogni appartamento, ha dichiarato “Confedilizia” sulla decisione del Cdm di rinviare al 30 giugno 2017 il termine, fissato finora al 31 dicembre, entro il quale nei condominii occorre installare sistemi di contabilizzazione del calore, previa verifica che tale installazione determini efficienza di costi e risparmio energetico.
“Diamo atto al Governo – ha dichiarato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – di aver posto rimedio, pur con le difficoltà derivanti dai vincoli europei, ad un problema che aveva creato forte allarme nelle famiglie, come testimoniato dalle continue segnalazioni delle nostre Associazioni territoriali impegnate nella quotidiana attività di assistenza ai condominii. I sei mesi in più a disposizione potranno consentire, ai tanti proprietari e amministratori condominiali in difficoltà per colpe non a loro addebitabili, di attivarsi fin d’ora per svolgere il complesso iter necessario per l’applicazione della normativa”.