Soliti numeri in chiaroscuro dalla prima Nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione. Nel terzo trimestre del 2016 si registra un saldo positivo pari a 543mila delle posizioni di lavoro dipendente rispetto allo stesso trimestre del 2015. “I voucher riscossi per attività svolte nel 2015 corrispondono a circa 47mila lavoratori annui full-time e rappresentano lo 0,23% del totale del costo lavoro in Italia”.
Nei primi 9 mesi del 2016 i voucher venduti sono stati 109,5 milioni, il 34,6% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Il tasso di occupazione destagionalizzato è stato pari al 57,3% negli ultimi due trimestri, in recupero di quasi due punti percentuali rispetto al momento di minimo del 55,4% registrato nel terzo trimestre 2013 – considerando l’ultimo decennio 2007-2016 – ma ancora distante di un punto e mezzo dal momento di massimo (secondo trimestre 2008, 58,8%).
Ma per i giovani tra i 15 e i 34 anni, il mercato del lavoro non decolla: nel III trimestre gli occupati in questa fascia d’età sono calati sia su base congiunturale (-1,1%) sia su base tendenziale (-0,6%) e sia in termini di tasso di occupazione (in calo su base congiunturale dello 0,3%).
In termini tendenziali si tratta di 55mila posti di lavoro in meno (sempre tra i giovani) rispetto allo stesso periodo del 2015 mentre su base congiunturale sono calati di 29mila. Nella popolazione adulta, invece, cioè nella fascia d’età tra i 35 e i 49 anni, il tasso di occupazione sale (+0,1% congiunturale e +0,9% tendenziale) e tale tendenza è ancora più evidente per gli over 50 (rispettivamente dello 0,2% e dell’1,6%).
Tra i giovani aumentano anche i disoccupati (+42mila nel III trimestre ad un tasso del 2,9%, e anche su base tendenziale c’è un incremento del 6,6%). Tasso che scende per gli adulti (-1,8% nel III trimestre su base congiunturale) e per gli over 50 (-2,8%).
La dinamica del mercato del lavoro è caratterizzata da una consistente riduzione tendenziale dell’inattività (-528mila persone), associata all’incremento degli occupati (+239mila) e delle persone in cerca di lavoro (+132mila), ma anche alla riduzione complessiva di individui nella fascia di età 15-64 anni a causa dell’invecchiamento della popolazione.
“Buone notizie su crescita, contratti stabili, riduzione sofferenze bancarie. Possiamo fare di più. Fiducia negli italiani e impegno su lavoro“, ha scritto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni su Twitter.