La meningite è una malattia dovuta all’infiammazione delle membrane che rivestono il cervello (le meningi) provocando gravi sintomi neurologici che possono portare alla morte oppure a sordità, ritardo mentale, paralisi motorie, epilessia.
La meningite può essere provocata sia da batteri sia da virus. C’è una differenza di non poco conto: quella più temibile è quella batterica dovuta principalmente a tre germi: emofilo tipo B, pneumococco, meningococco. Le forme di meningite, invece, dovute a virus sono generalmente a decorso benigno. In età pediatrica la gravità della meningite batterica è più elevata.
Esistono vari gruppi o sierotipi di meningococchi, ma solo 5, cioè A, B, C, W135 e Y, sono responsabili della malattia meningococcica invasiva. I sierotipi che circolano più di frequente in Italia e in Europa sono B e C, mentre in Asia e Africa è più diffuso il tipo A e negli Stati Uniti si trovano anche W135 e Y.
L’infiammazione può essere provocata da microrganismi di tipo commensale, cioè naturalmente presenti nell’organismo umano e quindi non patogeni, ma diventa virulenta se la resistenza dell’organismo diminuisce, ad esempio dopo un raffreddore.
Anche un processo infettivo localizzato in altra sede può evolvere in una meningite, come una infiammazione dell’orecchio medio o del naso che si diffonde alle meningi.
Ma come si manifesta? Principalmente con febbre, nausea, vomito e una forma di rigidezza dei muscoli nucali. Altri sintomi sono anche la diminuzione dello stato di coscienza, con senso di torpore, battito cardiaco rallentato ed episodi convulsivi.
Se la meningite è di origine virale, i pazienti sono gravemente malati per alcuni giorni senza per questo perdere conoscenza, e se sottoposti a trattamento antibiotico, di solito si ristabiliscono entro una settimana. Se gli organismi patogeni sono di origine tubercolare, la guarigione richiede un tempo notevolmente più lungo.
La meningite cerebrospinale o meningite cerebrospinale epidemica, è una infiammazione delle meningi, in seguito a invasione della regione meningea da parte di meningococci. I batteri penetrano nell’organismo tramite la regione naso-buccale.
La via d’ingresso all’organismo è costituita dalle vie respiratorie superiori, e la trasmissione da individuo a individuo si verifica molto probabilmente per rapporto diretto, mediante scambio di goccioline microscopiche di vapore acqueo, o emesse con la secrezione catarrale.
Quando si verifica un caso di meningite meningococcica in una comunità (asilo, scuola, collegio, caserma), a tutte le persone che sono state a contatto con l’ammalato vengono somministrare per alcuni giorni dosi di antibiotico per bocca allo scopo di prevenire l’infezione (profilassi antibiotica).
Come raccomandano gli esperti, oltre alle generiche misure preventive, come quella di ridurre ed evitare il sovraffollamento, l’unica misura veramente sicura ed efficace è la vaccinazione.
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