James Pallotta ha tracciato un bilancio del 2016 della Roma, in un intervista al sito ufficiale del club giallorosso, in cui riparte dalle figure simbolo di questa annata che volge al termine: Luciano Spalletti e Francesco Totti.
Pallotta ha affermato: “Aveva già vissuto un’esperienza a Roma ed è molto preparato dal punto di vista tattico, strategico e psicologico. Dopo la gara con la Juventus, ci sono state 17 partite senza sconfitte, davvero notevole. Questo ci ha consentito di tornare in corsa”.
E sull’esonero di Garcia dice: “Penso che salutare Garcia fosse una decisione più semplice di quanto si possa pensare: durante gli allenamenti, prima, non si parlava praticamente mai di strategia e tattica. Avrei dovuto farlo prima, avevo avuto dei segnali: a dicembre, quando i giocatori ti confessano che non riescono a entrare in forma, qualcosa deve pur voler dire”.
E sul capitano giallorosso dice: “Può avere ancora un ruolo importante. Non direi che il nuovo contratto sia stato un premio per le sue prestazioni. Lui voleva continuare a giocare e noi credevamo che potesse dare ancora il suo contributo, dopo aver parlato con lui e con il nostro staff. Era una cosa tra Francesco e me e, come squadra, non potevamo permettere che i nostri affari diventassero una discussione pubblica. Non avrebbe avuto senso”.