La Bce ha chiesto un aumento di capitale di Mps di 8,8 miliardi a carico dello Stato e degli azionisti. Sta scritto in una lettera della Vigilanza di Francoforte.
Si tratta di una differenza non di poco conto visto che il fabbisogno di 5 miliardi ancora avallato dalla Bce il 23 novembre, alla vigilia dell’assemblea straordinaria del Monte, che aveva approvato l’aumento.
L’ammontare sarebbe quindi stato rivisto: degli 8,8 circa 4,5 sarebbero direttamente a carico dello Stato, gli altri 4,3 degli obbligazionisti (con circa 2 miliardi rimborsabili però sempre dallo Stato ai bondholder retail).
I vertici di Rocca Salimbeni dovranno quindi rielaborare il piano industriale ma bisogna liberare il bilancio dai crediti deteriorati che – secondo gli schemi senesi approvati a luglio e ottobre – verrebbero ceduti al 33% del loro valore. Tutto ciò comporta il bisogno di un rafforzamento patrimoniale.
Adesso, nel nuovo piano industriale, si dovrà tener conto dell’ingresso dello Stato e del sostanziale mutamento della governance della banca. Il tempo che occorrerà per questi passaggi potrebbe aggirarsi su due-tre mesi.