Disastro nelle acque del Mar Nero dove un aereo militare russo, appena decollato da Sochi, è precipitato dopo essere scomparso dai radar. Il velivolo, un Tu-154 con 93 le persone a bordo, era diretto verso la provincia siriana di Latakia. Secondo il ministero della Difesa, le ricerche dell’aereo hanno già portato al ritrovamento di alcuni frammenti nel Mar Nero.
Il ministero, attraverso il portavoce Igor Konashenkov, aveva riferito che a bordo dell’aereo c’erano soldati, componenti della celebre banda militare Alexandrov e nove giornalisti. Tutti erano in viaggio verso la Siria per tenere un concerto in occasione del nuovo anno per le truppe russe dislocate nel paese mediorientale.
Sull’aereo avevano preso posto 83 passeggeri e 8 componenti dell’equipaggio. I media russi hanno riferito che l’aereo è scomparso mentre viaggiava sopra il mar Nero, venti minuti dopo il decollo dall’aeroporto Adler di Sochi, alle 5,20 ora locale (le 2,20 GMT). Il presidente Vladimir Putin ha ricevuto un resoconto ufficiale dell’accaduto.
I resti si trovavano ad una profondità compresa tra 50 e 70 metri e sono sparsi in un’area di 1,5 chilometri lungo la costa. Il presidente Putin ha nominato il suo primo ministro, Dmitri Medvedev, a capo delle indagini sull’incidente.”Il capo dello Stato ha espresso le sue più sentite condoglianze alle famiglie e agli amici delle persone morte nel disastro aereo”, si legge in una nota del Cremlino. Putin ha poi dichiarato un giorno di lutto nazionale per la giornata di oggi.
“Escludo totalmente la tesi dell’attentato. L’aereo apparteneva al ministero della Difesa russo ed è precipitato nello spazio aereo russo. Una simile tesi è impossibile”. Lo ha detto il capo del commissione Difesa del Senato russo, Viktor Ozerov, che opta per un guasto tecnico o per un errore umano.
Il ministero dei Trasporti russo afferma che è stato probabilmente un errore del pilota o un guasto tecnico la causa del disastro. Secondo l’agenzia Ria, dai dati preliminari risulta che l‘aereo si sia schiantato a causa di un malfunzionamento tecnico. Le scatole nere non sono state ancora trovate e le squadre di emergenza hanno lavorato tutta la notte per individuarle.
Più di 3000 persone, tra cui 100 sommozzatori, attrezzati con equipaggiamento idroacustico, sono arrivati da tutta la Russia e sono impegnati nella ricerche insieme a 32 navi e diversi elicotteri. Nella zona del disastro, a circa 6 chilometri dalla costa, vengono utilizzati anche droni e sommergibili e potenti fari. Già domenica le squadre di soccorso avevano recuperato 11 corpi.
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