La ricostruzione al centro dell’agenda del governo. Questo il segnale dato dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni che nel giorno della vigilia di Natale ha visitato e mostrato la propria solidarietà per i cittadini colpiti dal terremoto dello scorso 30 ottobre. Il premier ha visitato dapprima Norcia (Perugia), poi San Ginesio (Macerata) e Amatrice (Rieti), dove ha incontrato i giornalisti e annunciato l’imminente consegna delle prime 25 casette per gli sfollati e la consegna dei primi container.
Nella zona rossa di Amatrice, la necessità di ricostruire è stata ulteriormente sottolineata: “Non mettiamo indietro alla nostra agenda il tema della ricostruzione. Qui il colpo è stato particolarmente pesante, ma adesso bisogna ricostruire per ridare speranza in uno dei borghi più belli d’Italia. Qui non stiamo pensando solo a ricostruire, ma anche al futuro. Possiamo essere orgogliosi dell’incredibile gioco di squadra visto qui come in Marche ed in Umbria: dobbiamo essere ottimisti”.
All’arrivo a Norcia in mattinata, Gentiloni accompagnato dalla moglie Emanuela Mauro, ha affermato: “Vedere la piazza fa una doppia impressione: da una parte l’impatto delle distruzioni, dall’altra di come si stia lavorando, con la gabbia attorno alla chiesa, con la torre che è stata messa in sicurezza”.
E aggiunge: “C’è un segno di volontà di riprendere, di ricostruire e soprattutto di guardare al futuro. Un incoraggiamento al sindaco, alla Regione, alle autorità locali. E l’augurio di un buon Natale, che era la cosa principale da fare in questi giorni”.
A San Ginesio, il premier è stato accolto dagli applausi di un gruppo di bambini e ha ribadito: “Le risorse per la ricostruzione dopo il terremoto ci sono, ma bisogna superare le strozzature burocratiche. Non è un problema di soldi: è un problema di lavorare insieme. L’esigenza numero sono le scuole e mettere in sicurezza in sicurezza i beni culturali, le chiese, i simboli”