Una mostra dedicata al pittore Bruno Caruso è stata inaugurata oggi nel suggestivo palazzo Petyx, a Palermo. Il Presidente Salvatore Vitale e dal Direttore generale di Banca Sant’Angelo Ines Curella hanno presenziato al taglio del nastro della mostra intitolata “Bruno Caruso: le opere del Nuovo Testamento”.
La Galleria La Rocca, in collaborazione con Banca Popolare Sant’Angelo, ha allestito un’esposizione di ben 30 opere, tutte appartenenti al periodo del Nuovo Testamento del Maestro Caruso, una collezione dedicata al tema della nascita, della morte e della resurrezione di Cristo.
“Un evento pittorico di assoluta rilevanza visto che tante di queste opere, tranne in un paio di occasioni, non sono mai state esposte al pubblico e pubblicate in un catalogo”, assicurano gli organizzatori. La BPSA, inaugurando le celebrazioni del novantesimo compleanno di Caruso che si terrà ad agosto, ha realizzato anche il catalogo “Bruno Caruso: l’uomo, l’origine, l’impegno sociale, la bellezza, la fede”, curato dal gallerista Leonardo La Rocca, storico amico del Maestro.
“La Banca Popolare Sant’Angelo – sottolinea il Responsabile Area mercato Giuseppe Leo – è da sempre legata all’arte e alla cultura e con la mostra e lo splendido catalogo che la illustra intende fare un tributo al Maestro Caruso e fornire un auspicio che, nel medesimo solco, si affianchino altre iniziative volte a propiziare un bilancio critico e storico su uno degli artisti più significativi del nostro tempo”.
La mostra sarà aperta sino a tutto febbraio a Palazzo Petyx a Palermo, dal 27 al 30 dicembre e dal 2 al 5 gennaio dalle ore 9.30 alle 16.30 e successivamente nei weekend. A Partire dal mese di marzo sino a tutto aprile la mostra si trasferirà a Palazzo Frangipane a Licata.
La mostra comprende opere di assoluto pregio tra le quali “La Madonna di Odigitria”; “Il volto di Cristo”; “Ritorno dal Golgota”, prima versione degli oli dedicati alle “Corone di spine”; “La disperazione di Giuda”. Bruno Caruso ha sempre considerato queste opere del Nuovo Testamento come “figlie” delle 200 tavole dell’Antico Testamento realizzate negli anni ’80.
“Nessuno sa meglio di me come sono andate le cose. Ho cominciato a disegnare molto presto. Avevo 5 anni quando, nel 1932, realizzai il primo album di disegni all’asilo del Santa Lucia in Via Ruggero Settimo a Palermo”. Con queste parole scritte di pugno dal Maestro Caruso qualche anno fa, si apre il catalogo delle opere del pittore siciliano realizzato da BPSA in tandem con la Galleria.
Si tratta di un poderoso ed elegante volume di 168 pagine in carta patinata che costituisce un excursus della vita artistica e umana del pittore siciliano. Un volume dove si trovano pubblicate tantissime opere dell’artista che hanno segnato le diverse fasi della sua vicenda pittorica: la bellezza, l’impegno sociale e la fede. In tutto 158 tavole che comprendono anche dipinti che raffigurano Leonardo Sciascia, Mario Praz, De Chirico e Federico Zeri.
“Seguendo e conoscendo da 40 anni l’attività del Maestro Caruso mi rendo conto – dichiara Leonardo La Rocca – che il tema della fede non è presente soltanto nelle opere esposte in questa prestigiosa mostra, ma è riscontrabile in tutta la sua opera soprattutto nella caratterizzazione delle figure degli oppressi, dei deboli e degli emarginati.”
Il volume comprende una raccolta di diversi saggi critici e articoli sull’opera di Caruso ed in particolare di Leonardo Sinisgalli, Libero Bigiaretti, Enzo Bilardello, Claudio Strinati, Leonardo Sciascia, Paolo Volponi e Simonetta Trovato. Significativa e sdrammatizzante la tavola con cui si conclude il volume: “Amica”, una china, acquarello e tempera del 1986.