“Voi scrivete tanto per, oppure volete fare risultato?” É una dichiarazione ironica lo spunto più importante della conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Roma – Chievo, in cui però ampio spazio è stato concesso alla questione contrattuale del tecnico giallorosso.
Una sfida insidiosa per i giallorossi quella con il Chievo: “Maran è una persona di sostanza, un allenatore vero, da campo, che insegna ciò che la squadra fa in campo. Dovremo deve essere attenti sulle verticalizzazioni, essere bravi a dar seguito in velocità alle azioni, perché se fai un possesso palla di poca qualità loro ti saltano addosso. In quei 5 minuti in cui non bisogna buttare all’aria tutto c’è l’imposizione di vincere la partita”.
Ed ecco che puntuale arriva la domanda sul contratto. Spalletti ha affermato ai giornalisti: “Venti giorni fa sono stato intervistato da un vostro collega (dell’Equipe, ndr.) che mi sembra abbia riportato abbastanza bene cosa volessi dire: ho detto le stesse cose che ho detto in precedenza, ma voi forse gli avete dato un taglio diverso. Io devo pensare a vincere, perché questa è una buona squadra e la ricerca deve essere quella”.
E aggiunge: “A fine anno tireremo le somme. A metà anno si potrebbero fare degli esami, potrei dire che nell’anno solare ho fatto 81 punti, ma quando si arriva alla fine si fanno altre analisi. Poi si può anche cambiare atteggiamento: anche se non ho vinto nulla, magari firmo 5 anni di rinnovo; ma a me non sembra corretto. Io voglio un risultato e credo che anche voi che scrivete lo volete. Mi auguro che voi non scriviate per partito preso o interessi personali…”.