Nel carcere di Regina Coeli si sono svolti gli interrogatori di garanzia per l’imprenditore Sergio Scarpellini e per l’ex capo del personale del Comune di Roma Raffaele Marra, arrestati nei giorni scorsi per l’accusa di corruzione. Scarpellini, “è sereno e ha cercato di chiarire la sua posizione rispondendo a tutte le domande”, hanno detto gli avvocati Massimo Krogh e Remo Pannain.
“Ancora non abbiamo presentato una istanza di scarcerazione, ma lo faremo in tempi brevissimi“, hanno precisato i due difensori, spiegando che il loro assistito “sta anche meglio di quello che pensavamo, considerando che si tratta di una persona di 80 anni. D’altra parte il nostro cliente si rende anche conto che avendo questa età la sua presenza qui dentro non sarà lunga”.
Krogh e Pannain hanno poi ribadito che Scarpellini “non ha nulla da nascondere anche se è ovvio che conosceva Marra, che lo aveva incontrato a Roma vista la posizione che hanno entrambi”. “I soldi che diedi a Marra nel 2013 erano un prestito che spero ancora mi venga restituito”, avrebbe riferito Scarpellini nel corso dell’interrogatorio.
Anche il legale di Marra ostenta soddisfazione per l’esito dell’interrogatorio: “Ha risposto su tutto, non chiediamo scarcerazione“, lo dice il suo avvocato, Francesco Scacchi, uscendo dal carcere romano. Scacchi ha detto di non poter riferire dettagli dell’interrogatorio che è durato poco più di un’ora davanti al gip.
“Non ho presentato istanza di scarcerazione e non credo la presenteremo”. Secondo quanti si apprende, durante l’interrogatorio non sarebbero state poste domande a Marra relative al suo rapporto con la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Scacchi ha inoltre detto che il suo assistito sta bene.
“L’aver detto di essere a disposizione è stato solo un atto di cortesia verso una persona che conoscevo, nulla di più e nulla di meno”, ha detto Raffaele Marra nel corso dell’interrogatorio di garanzia a proposito dell’intercettazione, presente nell’ordinanza di arresto, in cui parlando con la segretaria di Scarpellini afferma di essere a sua disposizione. Intanto il sindaco di Roma Virginia Raggi avrebbe chiesto una verifica interna sulla legittimità degli atti adottati da Raffaele Marra.