Cinque persone in manette e diversi sequestri nelle provincie di Palermo, Catania e Trapani. Decine di finanzieri, in collaborazione con funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Trapani, sono entrati in azione questa mattina. Le accuse contestate agli indagati finiti in manette sono di associazione per delinquere e contrabbando di prodotti petroliferi.
Sono stati sequestrati beni per oltre 40 milioni di euro. Sigilli alla Pinta Zottolo Spa di Mazara del Vallo, uno dei depositi fiscali di carburante con capacità di stoccaggio di circa 4 milioni di litri di oli minerali e la Messana Saverio Srl di Alcamo. Secondo l’accusa gli indagati avevano simulato la denaturazione di enormi quantità di gasolio da destinare ad usi agevolati.
Oltre ad aver goduto indebitamente di un’aliquota scontata o esente, gli indagati hanno emesso falsi documenti di trasporto e false fatture di vendita dello stesso prodotto nei confronti di clienti compiacenti o talvolta addirittura completamente estranei ed ignari di essere destinatari solo cartolari del prodotto petrolifero.
Secondo gli inquirenti, l’organizzazione ha contrabbandato, in soli 2 anni, circa 40 milioni di litri di gasolio, per un imposta evasa pari a circa 25 milioni di euro (tra IVA e Accise), aumentando esponenzialmente il proprio volume d’affari e acquisendo un ruolo di supremazia sul mercato dei carburanti.