Situazione sempre più critica in Siria, dove i ribelli hanno incendiato almeno 5 bus a Idlib, inviati verso Fua e Kefraya dal regime siriano per l’evacuazione dei civili. Le operazioni sono state interrotte e rinviate fino a nuovo ordine anche ad Aleppo, dove sarebbero 30 mila le persone da trarre in salvo (con i convogli bloccati da ore a pochi passi dall’uscita della città).
Nell’attacco non ci sarebbero vittime: i bus incendiati erano vuoti. In mattinata il regime di Assad aveva annunciato l’invio di decine di mezzi ad Aleppo (nei quartieri di Zabdiyé, Salaheddin, al-Mashad e al-Ansari) e nei villaggi a maggioranza sciita di Fua e Kefraya, assediati dall’ex Fronte al Nusra e dal quale dovevano essere evacuate circa 4 mila persone; ai bus sarebbe stato impedito l’accesso.
Le operazioni di evacuazione (condotte sotto la supervisione della Croce Rossa Internazionale e la Mezzaluna Rossa Siriana) sono state interrotte in quanto Fua e Kefraya sono considerate nevralgiche per i due alleati del regime siriano, Iran e Russia.