Sono stati liberati dalle autorità i 14 ostaggi presi da un commando armato, protagonista di un attacco terroristico ad Al Karak, nel sud della Giordania, che ha aperto il fuoco contro la polizia e si è rintanato nel castello dei crociati, posto sulla collina della città a 950 metri di altezza.
Gli ostaggi sono tati tratti in salvo dopo alcune ore e gli attentatori (una decina) sarebbero stati “neutralizzati” (Soltanto l’uccisione di uno dei terroristi è stata confermata).
Nel conflitto a fuoco iniziale sono morte almeno 10 persone (5 poliziotti, un attentatore, 3 civili e una turista canadese) e altre 9 sono rimaste ferite; molti dei turisti in ostaggio sarebbero di origine malese. Il primo ministro giordano Hani Mulqi afferma che “le forze speciali e di polizia hanno accerchiato dieci uomini armati che si sono asserragliati nella cittadella”.
Alla base dell’attacco potrebbe essere l’adesione della Giordania alla campagna aerea della coalizione anti Isis guidata dagli Stati Uniti in Siria, nonostante le forti divisioni interne sul tema in Giordania per timore di ritorsioni ed il proliferare di posizioni radicali. L’attacco finora però non è stato rivendicato ufficialmente.
تعزيزات امنية تتوجه إلى قلعة #الكرك pic.twitter.com/vcVuGG7Qnw
— AlMaqar صحيفة المقر (@Maqarcom) 18 dicembre 2016