Nuova strage di matrice terroristica in Turchia. Un ordigno, presumibilmente un’autobomba, è esploso questa mattina davanti all’università di Erciyes a Kayseri, una città della Turchia centrale, colpendo un autobus di soldati in borghese. Lo scrive l’edizione online di Hurriyet citando fonti della sicurezza. Al momento, secondo quanto reso noto dall’esercito, si contano 18 morti e almeno 55 feriti.
La polizia turca ha già arrestato sette persone per l’attentato. Altri cinque sospetti sono ricercati. L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Interno, Suleyman Soylu, secondo cui l’attacco dovrebbe essere opera del Pkk curdo.
L’autorità turca per le telecomunicazioni (Rtuk) ha imposto una censura temporanea sull’attacco a Kayseri, Il divieto di trasmissione riguarda i collegamenti live dalla scena dell’attentato e le relative foto, nonché le immagini dei corpi delle vittime. Misure analoghe vengono prese regolarmente dalle autorità turche in caso di attacchi terroristici.
Tra i feriti, precisa l’esercito, ci sono probabilmente anche dei civili. Nell’attacco, avvenuto è stata presa di mira la Brigata commando di Kayseri, impegnata da tempo nelle operazioni militari antiterrorismo contro il Pkk curdo nel sud-est della Turchia. L’attacco giunge a una settimana da quello rivendicato dagli estremisti curdi del Tak a Istanbul che aveva provocato 44 vittime.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stato informato dal capo delle Forze armate, Hulusi Akar, dell’autobomba. Il premier Binali Yildirim ha annullato una visita a Konya, altra città della Turchia centrale, per presiedere una riunione di sicurezza.
“La Turchia è sotto l’attacco congiunto di organizzazioni terroristiche. In particolare, l’organizzazione terroristica separatista (Pkk, ndr) sta usando tutti suoi mezzi”. L’ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un messaggio. Erdogan ha sottolineato che gli attacchi che stanno colpendo il Paese non sono indipendenti dagli sviluppi in Siria e Iraq.