Il 17 dicembre di 80 anni fa nacque a Buenos Aires, in Argentina, Jorge Mario Bergoglio che nel 2013 divenne Papa Francesco.
Figlio di italiani immigrati in Argentina, ha subito una notevole influenza, nell’accostarsi alla fede, soprattutto dai nonni paterni: Giovanni Angelo Bergoglio e Rosa Vassallo. Quest’ultima è stata spesso citata dallo stesso Papa come modello nella trasmissione della fede.
Il 21 settembre del 1953 Bergoglio, a quasi 17 anni, per la Festa dello studente e memoria liturgica di san Matteo, aveva deciso di andare in chiesa dove incontrò padre Duarte, un sacerdote che non aveva mai visto prima, ma che gli trasmise la sensazione di una grande spiritualità. Si confessò da lui e in quei momenti percepì la chiamata a diventare sacerdote.
A vent’anni Jorge Mario Bergoglio dovette affrontare una brutta malattia ai polmoni. I medici gli dovettero asportare la parte superiore del destro. Entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù è l’11 marzo 1958 e inizia così il percorso di formazione che lo porterà anche fuori dall’Argentina, ossia in Cile. Bergoglio diventa sacerdote il 13 dicembre 1969, quattro giorni prima di compiere 33 anni. Il 22 aprile 1973 emette la professione perpetua come gesuita. Continua egregiamente e con ottimi risultati il suo percorso teologico, spirituale e di insegnamento e il 13 marzo del 2013 viene eletto Papa, come successore del dimissionario Benedetto XVI. Diventa per tutti Papa Francesco.
Bergoglio ha deciso di trascorrere questa giornata, come ogni altro sabato. Alle 8, nella Cappella Paolina, una concelebrazione eucaristica con i cardinali che risiedono a Roma, poi incontro con il Presidente maltese, il Prefetto della Congregazione per i Vescovi, il vescovo di Chur, in Svizzera, e la comunità di Nomadelfia.
Il Papa è festeggiato anche a Casa Santa Marta dove gusterà una torta bio a basso contenuto calorico. I doni che arriveranno saranno riciclati e donati agli istituti religiosi o alle mense dei poveri. In questi giorni sono arrivati anche doni curiosi, dal poncho alla ‘bombilla’, recipiente per il mate, la bevanda argentina, tablet e cellulari, persino una miniatura che lo ritrae con in mano il famoso borsone di pelle nera con i documenti, inseparabile in tutti i viaggi apostolici. Poi un paio di occhiali fatti di legno e una bicicletta elettrica da postino (dono delle Poste).
“Con le parole e le opere, Papa Francesco ha ispirato così tante persone in tutto il mondo con un messaggio di compassione, speranza e pace“, si legge nel messaggio di auguri inviato da Barack Obama al Pontefice. “Ci ha esortato a vedere noi stessi nel nostro vicino, a porgere la mano a chi sta ai margini della società, ad esercitare la misericordia e protegge il pianeta che tutti condividiamo”.
Obama ha ricordato di aver avuto “l’onore” di ricevere Papa Francesco alla Casa Bianca durante il suo viaggio negli Stati Uniti. Obama, inoltre, ha ringraziato ancora una volta il Pontefice per il suo “inestimabile appoggio” nel processo di normalizzazione dei rapporti tra Stati Uniti e Cuba, avviata con lo storico annuncio nel dicembre di due anni fa.