Caso Mediaset-Vivendi, è scontro Italia-Francia | L’Agcom: “La scalata potrebbe essere vietata”

di Redazione

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Caso Mediaset-Vivendi, è scontro Italia-Francia | L’Agcom: “La scalata potrebbe essere vietata”

| giovedì 15 Dicembre 2016 - 07:24

“Dopo un’analisi sui dati del 2015, Telecom risulta il principale operatore nel mercato delle comunicazioni con il 44,7%, mentre Mediaset raggiunge una quota del 13,3% del “Sic”, il sistema integrato delle comunicazioni”. L’Agcom sottolinea quindi che “questi dati evidenziano che operazioni volte a concentrare il controllo delle due società in capo a Vivendi potrebbero essere vietate“.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha quindi preso posizione sul tentativo di scalata ostile del gruppo francese ricordando che, in base alla legge, le imprese di comunicazioni elettroniche che detengono nel mercato italiano una quota superiore al 40%, non possono acquisire ricavi superiori al 10% del Sistema Integrato delle Comunicazioni (Tv, radio, editoria).

I tetti anticoncentrazione nei mercati delle comunicazioni e dei media “rispondono a esigenze di interesse generale (pluralismo, servizi di pubblica utilità, concorrenza) e a diritti essenziali dei cittadini (informazione, comunicazione, accesso ad Internet) e sono parte della normativa nazionale dei singoli Stati all’interno dell’Unione Europea”, aggiunge l’Autorità.

“Alla luce di una preliminare analisi su dati 2015, Telecom Italia, il cui azionista di maggioranza è il gruppo Vivendi con una quota del capitale sociale del 24,68% – continua l’Agcom – risulta il principale operatore nel mercato delle comunicazioni elettroniche, detenendo il 44,7% della quota nel mercato prevalente delle telecomunicazioni. Mediaset, società operante nel settore dei media e dell’editoria, il cui azionista di maggioranza è il gruppo Fininvest con il 34,7% del capitale, raggiunge nel 2015 una quota del 13,3% del Sic”.

“Questi dati evidenziano che operazioni volte a concentrare il controllo delle due società potrebbero essere vietate, procederà ad acquisire tempestivamente tutte le informazioni rilevanti sull’operazione in atto – conclude l’Agcom – al fine di monitorarne gli effetti e verificare, attraverso una puntuale analisi giuridica ed economica, il rispetto della normativa vigente”.

Vivendi è salita al 20% del capitale di Mediaset, come ha affermato il gruppo francese in una nota dopo che martedì aveva annunciato di essere al 12,32% del Biscione. Ma la famiglia Berlusconi non ci sta ed è pronta a combattere fino alla fine. Ieri il Cavaliere aveva parlato di “manovra ostile” da parte dei francesi. In soccorso di Mediaset, il governo: “Monitoreremo con attenzione l’evolversi della situazione”, afferma il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda.

La procura di Milano ha aperto un’indagine a carico di ignoti per manipolazione del mercato in seguito all’esposto presentato da Fininvest contro il gruppo francese Vivendi. La denuncia è stata firmata da Niccolò Ghedini e depositata ieri in seguito al comunicato diffuso il giorno prima nel quale la società francese annunciava di detenere oltre il 3% di Mediaset e di essere intenzionata a raggiungere una quota fino al 20% della stessa Mediaset.

“Certamente non è stato sollecitato, ma non è un atto ostile”, ha replicato una fonte di Vivendi rispondendo a una domanda dell’Ansa a Parigi sulla recente scalata a Mediaset. “Vogliamo estendere e rafforzare la nostra posizione in Europa del sud che per noi è strategica. Per questo abbiamo deciso di acquisire le quote di Mediaset“.

 

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